Sabato 21 gennaio la chiesa arcipretale di Predazzo ha ospitato “Le vie della pace”, spettacolo di riflessione, canto, musica immagini ideato e proposto al Coro La Valle della Val di Cembra in collaborazione del locale Coro Negritella.
L’importante tema della pace, collocato nel difficile e delicato periodo che l’Europa sta vivendo purtroppo da molti mesi di scontri in Ucraina, è stato posto in rilievo a pochi giorni dal centenario della morte del beato Carlo d’Asburgo-Este (Persenburg 1887- Madeira 1922), che fu l’ultimo sovrano di quel contesto imperiale austriaco che fino al 1918 ricomprendeva anche l’attuale territorio trentino. Carlo, proclamato “beato” per la chiesa cattolica nel 2004 dall’allora Pontefice Giovanni Paolo II e indicato come particolare protettore dell’ambito politico, si adoperò fortemente negli anni del suo regno (1916-1918) per la fine del Primo Conflitto Mondiale e la pace europea.
Lo spettacolo “Le Vie della pace. Conflitti e dialogo in Europa attraverso la figura del Beato Carlo d’Asburgo” di sabato 21 gennaio, patrocinato dal Comune di Predazzo, ha visto succedersi dieci diversi “quadri”, ognuno dei quali presentava una breve introduzione storica e quindi la lettura di brani di testimonianze sull’impegno per la pace di Carlo: dalla moglie Zita, a personaggi culturali dell’epoca, pontefici, fino a conosciuti politici come Winston Churchill.
Dieci sono stati i canti a tema eseguiti dalle due realtà corali il Coro La Valle di Sover, formazione mista di trenta elementi diretti da Roberto Bazzanella, coordinatore artistico dell’iniziativa, e il Coro Negritella di Predazzo, diretto in questa occasione dal presidente Mauro Morandini. Voci bianche della sezione giovanile del “La Valle” e un musicista dell’Orchestrina del gruppo corale cembrano hanno reso ancor più musicalmente intenso il momento.
Le esecuzioni corali, con testi ricercati, accompagnate dalla proiezione di un centinaio di immagini d’epoca, alcune recuperate dal Gruppo Fotoamatori di Predazzo, hanno aiutato ad approfondire le dolorose ricadute nella società e nelle comunità dei tristi periodi di guerra e i benefici che apporta invece, nelle vite quotidiane delle persone, la pace.
Presente la sindaca di Predazzo Maria Bosin, da parte dell’amministrazione comunale è intervenuto l’Assessore alla Cultura Giovanni Aderenti che ha seguito l’allestimento della proposta e che ha avuto parole di elogio per il coro proponente e per il coro predazzano, sottolineando come questi momenti riescano, attraverso la cultura e la musica, a scuotere e ravvivare quei valori che posso contribuire alla costruzione di un’Europa di vera pace.